La teoria della mente è senza ombra di dubbio un’abilità che caratterizza l’essere umano.
Tutti sappiamo infatti che gli esseri umani sono in grado di attribuire stati mentali come intenzioni, desideri, conoscenze ed emozioni sia a se stessi che agli altri.
Quello su cui molti studiosi però si sono spesso interrogati è se solo gli esseri umani siano dotati di questa capacità.
PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America) ha recentemente pubblicato uno studio condotto da Fumihiro Kano, Christopher Krupenye, Satoshi Hirata, Masaki Tomonaga, e Josep Call del Santuario Kumamoto dell’Università di Kyoto e dell’Istituto di ricerca sui Primati. Secondo quanto riportato da Fumihiro Kano e colleghi, le grandi scimmie sarebbero in grado di comprendere e di prevedere le azioni altrui, addirittura superando il test “delle false credenze”.
COME FUNZIONA L'ESPERIMENTO
L’esperimento è stato condotto grazie alla tecnologia eye tracking che ha permesso agli osservatori di sapere con certezza dove fosse diretto lo sguardo dei primati e di conseguenza dove fosse focalizzata la loro attenzione. Durante il test è stato mostrato un filmato ad un gruppo di scimmie di specie diverse.
Nel video un attore era a conoscenza di un oggetto nascosto sotto una di due scatole identiche. Successivamente una barriera ostacolava la visuale all’attore mentre l’oggetto veniva spostato. Una volta rimossa la barriera, lo sguardo delle scimmie si posava esattamente sul nascondiglio originario, cioè dove l’attore avrebbe erroneamente cercato l’oggetto. Il tracciamento dei movimenti oculari ha quindi dimostrato la capacità dei primati di comprendere ed anticipare il comportamento altrui.
Kano si dice entusiasta di aver osservato che le scimmie hanno superato i test e aggiunge che i risultati suggeriscono una connessione tra le abilità mentali di scimmie ed esseri umani.
Il mondo del cinema ci ha portato a concepire la macchina della verità come uno strumento composto da alcuni sensori che si posizionano sulle dita e sul petto del presunto criminale. Il fine è quelloRead more
L’eye tracking e le metodologie legate alle Neuroscienze vengono sempre di più usate per approfondire la percezione di un’opera d’arte da parte del suo fruitore. Aggiungiamo, a tal proposito, un altro contributo: siamo molto feliciRead more
Quale sarà la prossima rivoluzione tecnologica in ambito industriale? Nell’intervista di Marco La Rosa, web content writer & copywriter, il nostro CEO Gianluca Dal Lago, entra nel dettaglio del funzionamento dell’eye tracking, la tecnologia destinataRead more
Lo sviluppo della tecnologia eye tracking e dei suoi ambiti applicativi stanno diventando un fenomeno in forte espansione negli ultimi anni. La crescente complessità e digitalizzazione della società spinge le aziende a studiare il comportamentoRead more
È nota l’esistenza di due tipologie di eye tracking: passivo ed attivo. Nel primo caso si fa riferimento a tutti quegli strumenti di eye tracking che permettono di raccogliere dati relativi al sistema visivo edRead more